L'affascinante avventura dell'inizio di una nuova vita
Prof. Massimo Gandolfini
Caselle 19 aprile 2016
“L’affascinante avventura dell’inizio di una nuova vita” è stato il tema illustrato il 19 aprile nella chiesa di Caselle dal Prof. Massimo Gandolfini, neurochirurgo, psichiatra, bioeticista, portavoce nazionale del Comitato Difendiamo i Nostri Figli. E’ stata , come il titolo, una affascinante illustrazione di tutto ciò che succede dal momento dell’incontro tra l’ovocita femminile e lo spermatozoo maschile fino alla nascita , tutto straordinariamente finalizzato a proteggere la vita nascente.
La scienza negli ultimi anni ha fatto ulteriori scoperte sull’inizio vita , per cui oggi conosciamo tutte le fasi dello sviluppo dell’embrione, conosciamo tutti profondi legami fisici e poi anche psicologici che si creano tra il nascituro e la madre . Conosciamo per esempio quali sono le sostanze che egli produce perché non sia rigettato dal corpo della madre come estraneo. Dal concepimento alla nascita l’embrione, il nascituro ha una sua autonomia e tutto è predisposto perché la vita possa continuare.
La scienza sottolinea che l’embrione è un essere umano e che quindi è necessario parlare di diritti del nascituro, che, come diceva Madre Teresa di Calcutta, è il più povero dei poveri.
Con l’aborto, con la maternità surrogata ( utero in affitto ), con la fecondazione eterologa si ledono i diritti fondamentali del bambino fin dal concepimento : il diritto alla vita e il diritto ad avere un padre e una madre . Purtroppo nella nostra società , contro ogni evidenza scientifica, è diventato diritto avere con ogni mezzo un figlio ed è diritto poter sopprimerlo.
E’ necessario contrapporsi a questa mentalità, a questa diffusa cultura di morte senza la paura di essere una minoranza .
L’incontro con il prof. Gandolfini è stato particolarmente interessante. I temi scientifici, sicuramente non conosciuti dalla gran parte del pubblico, sono stati illustrati con una chiarezza che li ha resi comprensibili a tutti . Veramente un grazie a Massimo Gandolfini.